Andiamo a Random

Ok, oggi salteremo senza alcuna logica da un argomento all’altro, così come mi vengono in mente… 

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I bambini vomitano

I loro genitori vi diranno che non è vero, che capita raramente e altre falsità per proteggere un segreto custodito nelle case di milioni di persone. I bambini vomitano. Ammettiamolo. Diciamolo. Facciamo Coming Out. E parlo di vomito, non di rigurgito, che fa schifo ma almeno non rivolta lo stomaco in modo ingestibile.
Forte di questa consapevolezza, se in treno/metropolitana vedo dei bambini in età post rigurgito, solitamente mi allontano il più possibile. L’altra sera entro nel vagone della metro rossa, vedo che c’è una bambina seduta e già mi stavo allontanando, poi mi sono detta “dai cazzo! non fare la solita stronza che si allontana schifata dai bambini… già hai una pessima reputazione…”. Quindi rimango. 3 minuti dopo la tranquilla bambina si trasforma nella “figlia dell’esorcista” e comincia a produrre quantità industriali di vomito che cerca di spargere il più possibile. Grazie alla mia insospettabile reattività, ho fatto uno zompo indietro e una shiftata laterale che mi hanno permesso di NON essere investita dalla massa disgustosa. Altri 2 secondi ed ero dalla parte opposta del vagone cercando di eliminare dalla mia memoria quello che avevo appena visto. Spoiler: ho ancora gli incubi. Una parte di me provava una certa pena per la povera madre che era in panico nel vano tentativo di arginare i danni generati dal mostro, ma l’altra parte, quella razionale, mi ha impedito anche solo di pensare di aiutarla. Per completezza di informazione aggiungo che non sono stata l’unica a fuggire a gambe levate, insieme a me donne e uomini di qualsiasi età ed estrazione sociale si sono stretti in un abbraccio per superare il trauma.
Giovedì mattina, tanti bei bambini vestiti per carnevale…. non vi dico la fatica per trovare un vagone che ne fosse sprovvisto.

piz buinIl conforto che solo Piz Buin numero 4 può dare

Per anni mi sono chiesta cosa stavo cercando, perchè mi sentissi sempre, costantemente, insoddisfatta. Poi l’ho capito. Improvvisamente.
Cercavo quella sensazione di protezione e di tranquillità che mi infondeva il contatto con alcuni “uomini della mia vita” nei primi anni novanta. Con uomini della mia vita intendo figure maschili che ho avuto l’occasione di frequentare. Ora immaginatemi. Una piccola, inconsapevole Lolita che si aggirava senza alcuna restrizione per una quieta cittadina marittima. Ho tredici anni e qualche mese, sono un misto di innocenza e tette grosse che scatena nei ragazzi grandi quel misto di barzottismo sfrenato e senso di protezione che mi permette di diventare nel giro di una manciata di minuti “la mascotte” da coccolare per eccellenza. La consapevolezza che forse qualcuno di loro aveva anche avuto pensieri impuri mentre mi accoccolavo e mi facevo consolare dalle mie cocenti delusioni amorose, l’ho capito solo più avanti, all’epoca quello che sentivo era di essere protetta. Quel misto di salsedine, piz buin e, come si leggerebbe in un romance d’altri tempi, essenza maschile, mi faceva sentire protetta dal mondo, amata, come se nulla potesse veramente ferirmi. Solo l’anno seguente avrei assaporato il lato eccitante del trovarsi tra le braccia calde e forti di “uomini che sapevano cosa si deve fare con una donna”, ma nel 1993 ero  assetata di quel senso di pace che il misto uomo/piz buin sapeva darmi. No, non ho più provato quella sensazione. Sì, l’ho cercata in modo maniacale senza alcun successo.
E’ per questo motivo che giro costantemente con un barattolo di Piz Buin n. 4 in borsa, per consolarmi nei momenti di disperazione.
Qualche anno fa la Piz Buin ha leggermente modificato la fragranza delle creme solari. NON DOVEVATE FARMI QUESTO !!!!

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Project Runway Italia tende all’imbarazzante

Sono una di quelle persone che guardano America’s Nex Top Model e Project Runway USA. Mi piace Heidi Klum, trovo delizioso il modo in cui Nina Garcia stronca gli Outfit peggiori, amo Michael Kors e di solito mi affeziono nel giro di 2 minuti ad uno dei concorrenti e lo difendo anche quando crea lammerda.
Ero curiosa e piena di aspettative nei confronti di PR Italia, salvo poi guardare la prima puntata e bestemmiare per tutto il tempo.
A differenza di Heidi, Eva Herzigova è impalata e impacciata. Sembra che stia costantemente leggendo un testo scritto. Cazzo, hai fatto l’indossatrice e la modella…. è pane per i tuoi denti. Non capisco proprio come sia possibile che sembri ancora alla prima esperienza davanti ad una telecamera.
Ho definito i concorrenti ” per metà moderatamente antipatici e per metà completamente insopportabili” e dopo aver visto il secondo episodio confermo in pieno.
Infantili o antipatici per la maggioranza, gli altri sembrano dei sociopatici. Uno di loro sembrava indossasse un pigiama di pessima fattura. E questo potrebbe essere uno dei giganti della moda del futuro. Per dio no!!!
Ok, io sono un cesso e di moda non capisco una sega, per me moda significa Jeans e T-shirt, ma il piagiamone azzurrino caro il mio ambizioso stilista te lo metti tu.
Oltre a Eva abbiamo anche Alberta Ferretti, che ogni tanto dice cose intelligenti e Tomaso Trussardi, che ancora non ho capito se è quello che ha ingravidato la Hunziker o meno, ma si distingue per l’aria perennemente scazzata e  la strisciante convinzione di essere un gran figo. Si, sei abbastanza scopabile, ma solo se i 150 che sono davanti a te nella lista sono tutti contemporaneamente indisponibili, quindi calmati, scendi dal piedistallo e dì qualcosa di intelligente usando parole italiane. Grazie.
Il tutto è pervaso da una tristezza nazionalpopolare tipicamente italiana. Tutto sembra fittizio e tutti, giudici e concorrenti, sembrano capitati lì per caso.
Non ho alcuna intenzione di smettere di vederlo perchè ho la fisima del cucito, ma spero vivamente che presto torni PR USA perchè ho bisogno di roba fatta bene.

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Sky mi delude per la prima volta

Sky ha una sua dignità ben configurata. Mi garantisce le repliche di 007 con Daniel Craig a scadenze regolari, mi da un sacco di serie TV in prima visione, rispetta gli orari, fa programmi interessanti di arte e cultura generale, bei film, un canale di musica che uso spesso mentre leggo per farmi da sottofondo, la diretta di grandi eventi sportivi e Masterchef.
Masterchef Italia era fatto bene.
Masterchef mi dava grasse soddisfazioni.
Poi cominciano a menarla con “la finale in diretta” ed io mi esalto.
Epic Fail.

In diretta c’è solo la proclamazione del vincitore.
Ci troviamo ai Magazzini Generali con i tre giudici impacciati e imbarazzanti. Cracco parla con la regia convinto che non lo senta nessuno; Carlo: abbiamo sentito tutto. Vergognati.
Bastianich e Barbieri sono troppo imbarazzati per partecipare attivamente, le poche cose che dicono sono fuori luogo e stupide. Poi santo dio, se sento un’altra volta promuovere Masterchef Junior tiro un bestemmione colossale. ABBIAMO CAPITO!!!!

Il tutto peggiora con l’inutile tentativo di intrattenere il pubblico chiacchierando con gli sconfitti. L’unico che risolleva gli animi è Alberto, avrebbero dovuto portarlo sul palco e farlo parlare delle paperine per cercare di salvare la baracca.
Finalmente dopo un’interminabile, squallidissima attesa, arrivano i due finalisti. Almo, unto e bisunto come sempre e Federico, il quale ha avuto un picco di onestà intellettuale che me lo ha fatto apprezzare il minimo sindacale… ammettere “non ho niente nella vita, spero almeno di vincere masterchef” lo ha reso almeno onesto ed ai miei occhi vale molto.

Sì, vince Federico, il quale nemmeno esulta.
Uno dei momenti più tristi della televisione in generale, nemmeno Carlo Conti la notte dell’ultimo dell’anno o Mara Venier quando si è sfracellata la gamba mentre cercava di ballare…..
Ok, certe cose me le aspetto da Mamma Rai.

Da Sky mi aspetto delle scuse per la figura da cioccolatai che ci hanno fatto.

locusta

Gustavo sta bene

E’ con orgoglio che vi informo che anche quest’anno la locusta che ho ospitato durante i mesi freddi è sopravvissuta.
Ogni anno qualche locusta decide che gli anfratti del mio balcone sono il posto ideale per passare l’inverno ed io mi assicuro che stiano bene e non siano eccessivamente disturbati da Yoshi.
Quest’anno ho chiamato l’insettino Gustavo e lui ha approvato facendomi l’occhiolino.
Non so quanti giorni ancora potrò godere della sua compagnia prima che mi lasci e si faccia spiaccicare dalla prima macchina che passa, per ora mi godo le sue passeggiate sui fiori.

Poschina

2 pensieri su “Andiamo a Random

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